Era da un po’ di tempo che avevamo un pezzo di legno in cantina (rimasto da un’altra attività per fare un sensory board), allora volevo utilizzarlo in qualche modo.
In più, ci erano rimasti dei pezzi di carta bellissimi da quando avevamo colorato con la carta velina (vedi post qui).
Allora abbiamo deciso di fare un collage su legno, abbinato alla pittura con colla e sale.
Se volete provare, ecco i materiali che servono:
- pezzo di legno (ma cartone o cartoncino andrebbero ugualmente bene)
- acquerelli in pastiglie
- acquerelli liquidi
- carta velina
- colla liquida
- sale fine
- contagocce
La process art che seguiamo, è comunque molto libera. Se non avete un pezzo di legno, potete usare il cartone. Non c’è la carta velina, usate la carta normale, colorandola prima volendo. Ci sono 1000 possibilità, l’importante che i bimbi si divertano.
Comunque, abbiamo iniziato a colorare il legno con gli acquerelli (quelli normali in pastiglie). Ho optato per gli acquerelli perché si vedono molto meglio le venerature del legno, ma potreste anche usare delle tempere.
Emily ultimamente è presa con gli arcobaleni, allora era questa la scelta di background.
Dopo si incollano i pezzi di carta. Se usate le tempere, non sarà necessaria colla; noi l’abbiamo fatto con un po’ di colla stick.
Dopo arriva il bello (questa parte se la godono sempre). Schiacciare la colla fuori dalla bottiglietta 😉 Lasciateli fare, il lavoretto con più colla diventa ancora più bello perché assorberà più sale e colore..
Poi si sparge il sale sopra la colla.
E poi, la parte preferita in assoluto come anche nella pittura col sale, schiacciare gli acquerelli liquidi col contagocce sulle linee di colla e sale. E’ particolarmente bello se i bimbi vogliono vedere come si creano nuovi colori, facendo gocciolare dei colori primari uno di fianco all’altro.
Emily stavolta ha cercato di creare del viola..
Ed ecco l’opera di process art finita. Non è carina? Magari proverò a coprirla con un po’ di sigillante per evitare che si perda il sale. Oppure continueremo ad aggiungere altri strati.. Che nella process art si può fare 😉
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